Vincenzo Pepe (Fareambiente): “171 feriti in più soprattutto minori e adolescenti da botti illlegali. Momento di festa non diventi di dramma”
“Le festività di natale 2018/2019 sono state caratterizzate da un aumento degli incidenti dovuti all’utilizzo dei fuochi pirotecnici. La regione in cui le forze di polizia e quelle sanitarie hanno dovuto maggiormente prestare soccorso è stata il Lazio dove i feriti sono stati 171 , seguito dalla Lombardia 88, i Campania 86, Emilia Romagna 76 e la Toscana 52. La regione che per il secondo anno di seguito è risultata esente da incidenti da botti di natale è stata la Sardegna”.
Sono i dati che emergono dal dossier “Legalità, fuochi pirotecnici e contraffazione dal degrado sociale alla prevenzione ambientale”, esposto stamattina, presso la sede di Fareambiente, da Anna Zollo, responsabile dell’Ufficio Studi e Ricerche, grazie alla collaborazione di Nas, Rac e Guardia di Finanza.
“Come ogni anni Fareambiente presenta il report sui fuochi pirotecnici e botti di Natale – spiega il presidente Vincenzo Pepe – Quest’anno il dato è sconvolgente: 171 feriti rispetto ai 114 i feriti, soprattutto adolescenti e minori dai 14 ai 20”.
“Per quanto riguarda gli interventi sui feriti – prosegue il report – la città che prevale sempre su tutte è Napoli dove si sono contati 37 feriti per l’esplosione di fuochi d’artificio. Il dato è in lieve aumento rispetto al primo dell’anno del 2018, quando i feriti tra capoluogo e provincia furono 35, e in diminuzione rispetto ai 45 di due anni fa. Nel Natale 2018 i feriti sono stati per lo più nella città 20 e 14 in provincia. Ingente è stata anche la merce sequestrata, per lo più in appartamenti privati o in scantinati. Il principale materiale esplodente sequestrato sono state: cipolle, sfere calibro 7.5, cobra, thunder, batterie e candele romane“.
”Tutela del consumatore e controllo sulla sicurezza dei prodotti in commercio sono gli obiettivi della Guardia di Finanza, che con un’azione di prevenzione e repressione interviene sull’intero territorio nazionale – ha detto nel suo intervento il T.Col. Pietro Romano, comandante 2° sezione SIAC Nucleo Speciale Beni e Servizi. Da quest’anno è stata predisposta una guida a beneficio dei militari operativi per fare chiarezza nel quadro mormativo vigente”.
“La regione che conta il maggior numero di imprese produttrici di fuochi d’artificio – si legge nel dossier – risulta essere la Ia Campania, con ci circa 70 imprese. Segue la Sicilia con 28 imprese con Catania e Messina che possono contare su 11 ciascuna e l’Abruzzo con 20 aziende in tutta la regione. Gli articoli pirotecnici italiani nel mondo valgono 33 milioni di euro l’anno. Raggiungono soprattutto la Francia (29,6% del totale), la Turchia (11,1%) e gli Stati Uniti (9,9%) mentre l’import di 69 milioni viene soprattutto da Francia e Stati Uniti. Altro fenomeno, sempre più pericoloso è quello che riguarda il fai da te sul web. Sempre più frequente è, infatti, la possibilità, anche per risparmiare, di creare in casa dei materiali esplodenti per le feste.
Se fino ad alcuni anni fa il problema era quello dell’uso di botti non a norma, perché importati e senza nessuna certificazione, o di acquistarli sui social, oggi invece c’è il rischio di piccoli chimici dei fuochi pirotecnici. Facendo solo una piccola ricerca su internet, si scopre che alla voce come fare fuochi artificiali artigianali fuoriescono circa 469.000 risultati”.
“Come consigliere di Assogiocattoli ringrazio Fareambiente per averci fatto partecipare a questo incontro che ha come obiettivo la crescita del nostro settore sia nella legalità che nell’uso consapevole e rispettoso degli articoli pirotecnici” ha affermato Maurizio Borgonovo della U. Borgonovo S.r.l.
“L’appello di Fareambiente – ha detto in conclusione Pepe – è di festeggiare con legalità, affinché la festa che dovrebbe essere momento di felicità non diventi dramma”.